Il 6 dicembre 1998 si gioca Milan-Udinese. I rossoneri di Zaccheroni battono i friulani con le firme degli attaccanti.
Nella stagione 1998/99 il Milan, reduce da due annate fallimentari, è affidato all’emergente Zaccheroni, capace di portare in Champions l’Udinese. Dai friulani il club meneghino attinge ulteriormente acquistando Helveg e Bierhoff. Ai nastri di partenza, il Milan è dietro alle favorite Juventus e Inter e all’ambiziosa Lazio di Eriksson. Il tecnico romagnolo imposta un nuovo schema tattico, il 3-4-3: i punti fermi del tridente d’attacco sono Bierhoff e Weah, con Leonardo, Ganz e Morfeo a rotazione.
Avvio altalenante in zona Champions
Il gioco offensivo del Milan si traduce, nelle prime giornate, in quattro vittorie e due sconfitte. Un ritmo un po’ discontinuo che prosegue poi con tre pareggi consecutivi. Successivamente, i rossoneri si aggiudicano al 90′ la sfida con la Lazio: match vibrante in cui il Diavolo domina per lunghi tratti. Diciotto punti nelle prime dieci giornate, score da Champions…
Il tonfo di Parma
Nel turno successivo, però, Maldini e compagni cadono fragorosamente a Parma sotto i colpi di Chiesa e Crespo. Da quel momento in poi, il Milan perderà solo una volta in campionato.
6 dicembre 1998, Milan-Udinese
Così, il 6 dicembre 1998, Zaccheroni affronta il suo recente passato. A San Siro c’è infatti Milan-Udinese. Queste le formazioni in campo:
MILAN: S. Rossi, Sala, Costacurta, N’Gotty, Helveg, Albertini, Ambrosini, Maldini, Bierhoff, Leonardo, Weah .
UDINESE: Turci, Bertotto, Calori, Pierini, Navas, Appiah, Giannichedda, Walem, Bachini, Amoroso, Poggi.
Tris rossonero
Il Milan inizia all’attacco, con Bierhoff e Weah alla conclusione. La grande occasione degli ospiti è di Poggi, il quale viene ipnotizzato da Rossi. Al 22′ Weah porta in vantaggio i rossoneri con una progressione che brucia Turci. Trovato il gol, per i rossoneri si mette in discesa. All’intervallo è 2 a 0: Bierhoff fa sponda per Leonardo, il quale fa partire un gran sinistro vincente. Nella ripresa, i due si scambiano il favore e il tedesco chiude i conti.